James Bond
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James Bond nei libri, fra roulette e bolidi

Quando, nel 1946, l’ex ufficiale dei servizi segreti della Royal Navy britannica Ian Fleming comprò una tenuta in Giamaica, non immaginava certamente che l’acquisto, entro poco tempo, si sarebbe rivelato un passaggio fondamentale per la consacrazione del suo nome.

Non come eroe di guerra, o come giornalista, campi nei quali aveva comunque lasciato il segno, ma come scrittore e autore di uno dei personaggi più amati di tutti i tempi: James Bond.

La villa divenne il rifugio di Fleming dal matrimonio, contratto senza troppa convinzione, e fu proprio in Giamaica che, nel 1952, stese la trama del primo romanzo con protagonista l’agente segreto 007, ispirandosi abbondantemente alle sue esperienze.

Da allora e fino al 1964, anno della sua morte, Fleming si rivelò uno scrittore metodico al limite dello stakanovismo, riuscendo ogni anno a stendere la trama di un nuovo romanzo su Bond nel corso dei due mesi che trascorreva in Giamaica.

La regolarità del lavoro e la forte ispirazione data dalle esperienze vissute dall’autore sono imprescindibili per comprendere alcuni dei tratti ricorrenti del James Bond letterario, una figura dal successo tale da essere protagonista di trasposizioni cinematografiche regolari, cominciate già dal 1962.

James Bond

James Bond e le automobili

Uno degli accoppiamenti più indissolubili è, senza dubbio, quello che lega Bond alle automobili: è impossibile pensare all’agente segreto senza accostarlo alle iconiche fuoriserie da lui guidate.

Sicuramente Fleming ha deciso di dare a Bond il suo stesso amore per le auto di classe, cosa che lo spinse a commissionare un’apposita automobile per un suo amico.

La prima apparizione di Bond, infatti, è alla guida di una Aston Martin DB III, che viene descritta come ricca di congegni speciali.

Naturalmente, i film hanno introdotto numerosissime altre automobili: dall’iconica Aston Martin DB5 al modello DBS, dall’auto/sommergibile Lotus Esprit S1 all’Aston Martin V8 Vantage, fino ad arrivare alla recente Aston Martin DB10, concept creata solo per il film in celebrazione del legame fra Bond e lo storico costruttore inglese.

James Bond e gli orologi

Altra caratteristica inserita nei libri e approfondita regolarmente nei film sono gli orologi indossati da Bond.

Introdotti come simbolo dell’amore dell’agente segreto, oltre che di Fleming, per lo stile british, è soprattutto nei film che sono diventati famosi.

Gli stessi produttori hanno sempre apprezzato la possibilità di “comparire” all’interno di un film della serie, fornendo di volta in volta i loro top di gamma del periodo di riferimento.

Marchi come Rolex, Omega, Seiko e TAG Heuer hanno fatto a gara per accaparrarsi il posto d’onore al polso dell’agente 007, fornendo modelli che di volta in volta comprendevano accessori speciali o materiali ricercati.

James Bond e la roulette

Forse non iconico quanto quello per le automobili di lusso, ma poco lontano si colloca poi l’apprezzamento del Bond letterario per il gioco.

Il fatto che sia un appassionato giocatore, infatti, emerge fin dalla sua primissima apparizione, impegnato al tavolo di una roulette in un casinò francese, missione alla quale è stato assegnato proprio perché il migliore, fra gli agenti segreti, in questo speciale campo: anche in questo caso è forte la biografia dell’autore, in numerose occasioni accostato alle sale da gioco.

Naturalmente si tratta di una passione esternata in svariate altre circostanze, in particolar modo anche in questo caso sul grande schermo: Daniel Craig, Pierce Brosnan e soprattutto Sean Connery hanno più volte interpretato un Bond alle prese con questo o quel gioco.

Un aneddoto vorrebbe addirittura Sean Connery in grado di vincere tre puntate successive al Casinò di Saint Vincent, in Valle d’Aosta, replicando una giocata di Bond: si tratta con tutta probabilità di una leggenda, per quanto sicuramente significativa.

Roulette

James Bond e le Bond Girls

Infine, non può che considerarsi quello che è uno degli accoppiamenti più emblematici in relazione alle avventure dell’agente 007: quello con le Bond Girls.

Lo stesso Fleming vantava dei trascorsi da seduttore, per quanto decisamente poco fortunati: durante la guerra intrattenne una relazione sentimentale con Muriel Wright, conosciuta in Austria e vittima di un bombardamento nel 1944, e si sposò nel 1952 con Anne Rothermere, matrimonio non particolarmente felice come emerge dalla corrispondenza fra i due.

Come Fleming, anche Bond è segnato da disavventure sentimentali: la sua prima fiamma, Vesper Lynd, muore, mentre la moglie Tracy verrà uccisa per vendetta nei suoi confronti.

Nei film, ad emergere è principalmente il lato più seducente di Bond, in grado di far colpo sulle numerose presenze femminili interpretate, di volta in volta, da alcune delle attrici più affascinanti del momento.

Sara Daniele, SEOcopywriter e travelblogger. Laureata in Lingue e Letterature Straniere. Napoletana di origine e di indole, ho vissuto per due mesi a Londra e una parte del mio cuore è rimasta lì. Mi sento cittadina del mondo, ma l'odore del caffè mi riporta sempre a casa. Ho trovato la mia dimensione nel blogging, perché unisce le tre cose che più mi piacciono: le parole, le connessioni umane e la comunicazione.

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