
Le Impressioni di Berthe di Stella Stollo
Intro: Le impressioni di Berthe di Stella Stollo, edito Graphofeel Edizioni è più di un romanzo, è un piccolo gioiello da custodire con cura.
Cosa dire di questo romanzo?
Sono rimasta giorni senza sapere come parlarne, perché per chi ama l’arte come me, questo libro è pura magia.
Le impressioni di Berthe di Stella Stollo, edito Graphofeel Edizioni è un piccolo gioiello da custodire con cura, da leggere e rileggere quando si ha bisogno di coccolarsi.
Ecco di cosa parlo nel post
Le impressioni di Berthe Morisot: trama
Un romanzo ispirato alla vita della pittrice Berthe Morisot, la “maga dell’Impressionismo”.
Nel marzo del 1896, a un anno esatto dalla morte di Berthe Morisot, viene organizzata la prima retrospettiva a lei dedicata, con 394 opere tra dipinti e disegni, dal gallerista Durand-Ruel.
Per tre giorni gli amici più cari di Berthe, Renoir, Degas, Monet e Mallarmé, affiancati da Julie e da Edma, rispettivamente la figlia e la sorella della pittrice, lavorano senza posa per allestire l’esposizione.
Mentre gli artisti discutono animatamente, in disaccordo sulla sistemazione ideale delle opere nelle sale della galleria l’attenzione di Julie viene attratta da alcuni quadri.
Rivive cosi la storia professionale e personale di Berthe, a cominciare dal suo primo incontro col grande artista Edouard Manet e dalla loro reciproca passione, fino al matrimonio della donna con Eugene, fratello del pittore.

Le impressioni di Berthe: recensione
Conoscete il movimento impressionista? Sì, quello di cui si studia di Monet, Manet, Degas, Renoir e gli altri? Bene!
Sapevate che del gruppo di artisti faceva parte anche Berthe Morisot? Pioniera francese dell’impressionismo.
Spesso viene ricordata come musa, modella e cognata di Edouard Manet – del quale sposò il fratello Eugène – tuttavia era molto, molto di più.
La scrittrice Stella Stollo attraverso espedienti letterari racconta la vita di una giovane Berthe, figlia dell’alta borghesia francese, innamorata di Edouard Manet, ma ancora di più dell’arte.
Non si accontentava di dipingere per diletto, voleva essere riconosciuta professionalmente come pittrice.
In un’epoca dove le ragazze di buona famiglia erano destinate ad essere mogli e madri, Berthe Morisot voleva di più.
Il romanzo si snoda attraverso gli avvenimenti più importanti della sua vita, a partire dalla mostra organizzata in suo onore dopo un anno dalla sua morte.
I suoi amici e colleghi Auguste Renoir, Edgar Degas, Claude Monet e Stéphane Mallarmé, organizzano in suo onore la prima retrospettiva dedicata a “Berthe Morisot, pittrice”.
Con loro c’è la figlia Julie – dai suoi diari la scrittrice ha ricavato informazioni per il romanzo – la sorella Edma e sua nipote.
Un libro che attraverso i suoi capolavori e quelli di Manet ci racconta amori, delusioni, guerre e attimi sensuali di una donna che si dovrebbe studiare accanto ai suoi colleghi più famosi.
Grazie Stella per avermi regalato questo altro attimo di poesia.
Il secondo dopo “I delitti della Primavera”, rinominato poi “Rosso Botticelli”, altro suo romanzo da leggere, dove la storia è ambientata nella Firenze di Botticelli.
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