
Nàccheras di Ilenia Zedda: un affascinante romanzo d’esordio
Intro: Nàccheras di Ilenia Zedda è un romanzo d’esordio tutto da scoprire, ambientato in una Sardegna arcaica, potente e poetica.
Leggendo “Nàccheras” di Ilenia Zedda, edito da DeAPlaneta, le pagine sono volate via tra le mie dita troppo velocemente.
Non riuscivo a fermarmi, ero totalmente rapita.
Quello che mi ha spinto ad iniziarlo, incuriosendomi, è stata la sinossi, dove si accenna ad un’anziana “Maestro“, capace di raccogliere e tessere il bisso delle nacchere di mare.
Non so se lo sapete, ma il bisso è una sorta di seta naturale marina ottenuta dai filamenti secreti delle nàccheras, molluschi del Mediterraneo.
In Sardegna, nell’area tra Calasetta e Sant’Antioco, questa morbida fibra viene ancora filata, tessuta e utilizzata per realizzare preziosissimi ricami.
E, proprio in Sardegna, Ilenia Zedda ambienta il suo romanzo.
Ecco di cosa parlo nel post
Nàccheras: trama
Siamo in Sardegna. Cala dei Mori è un posto speciale.
Caterina e Francesco sono due adolescenti nati e cresciuti in questa zona.
Lei è la nipote della nonna “Maestro”, unica capace di raccogliere il bisso custodito nelle nàccheras in fondo al mare, grazie ad un lunga apnea rituale.
Lui è figlio di un minatore ucciso da una frana, un ragazzino innamorato senza avere il coraggio di dichiararsi.
Caterina sta imparando dalla nonna i segreti della perfezione spirituale del compito che le sarà tramandato: raccogliere e tessere il bisso.
Si immerge tutti i giorni, cercando di restare in apnea ogni volta di più, così come la nonna le sta insegnando, ascoltando il richiamo del mare.
Francesco la ama di nascosto, recandosi a Cala dei Mori per osservarla di nascosto e ammirare quotidianamente ogni suo gesto.
Lui non ha il coraggio di parlarle e lei scambia la sua timidezza per disinteresse. Finché un giorno, tutto cambia.
Arriverà un momento in cui i due ragazzi si troveranno a condividere un segreto e a tentare di capire come essere liberi di diventare qualcosa di diverso da ciò che gli altri si aspettano.
Non ti racconterò di più, per permetterti di scoprirlo, leggendolo magari prendendo il sole.

Nàccheras: recensione
Come dicevo all’inizio, Ilenia Zedda ha uno stile talmente poetico, da riuscire a rapirti.
Mi sono ritrovata a dire continuamente “ancora un’altra pagina, solo un’altra pagina”, finché non l’ho terminato.
La caratterizzazione dei personaggi è davvero esemplare, così chiara che mi sembrava di conoscerli da sempre.
L’ambientazione rapisce il cuore. Una Sardegna arcaica e ricca di fascino e mistero, tradizioni che sanno di antico e rituali preziosi.
Pagina dopo pagina ho avvertito l’odore del mare, il vento di risacca e il caldo torrido.
Un piccolo paesino dove tutti si conoscono e Ilenia Zedda è riuscita a raccontare una storia poetica, tormentata e dolce allo stesso tempo.
Un libro consigliato soprattutto a chi ama cullarsi tra parole capaci di far rivivere sensazioni genuine.
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