
Saulo. Il male dentro di Ciro Borrelli: Un giallo psicologico ed emotivo

Titolo: Saulo. Il male dentro
Autore: Ciro Borrelli
Pagine: 170
Prezzo di copertina: € 15,00
Editore: Edizioni Il Papavero
Ecco di cosa parlo nel post
Chi è l’autore
Quando mi è capitato tra le mani questo libro dal titolo biblico, sono andata ad informarmi sull’autore.
È napoletano come me, laureato in scienze storiche e con la passione per tutto ciò che è cultura: teatro, cinema, musica. Scrive poesie e racconti brevi ed io avevo tra le mani un suo romanzo dal titolo biblico e etichettato nel genere “giallo psicologico”.
Sono molto dura con chi scrive thriller o gialli, se sono psicologici lo sono ancor di più, perché credo che ci siano stati autori che ci abbiano mostrato ormai davvero di tutto ed è difficile, oggi, stupire i lettori con trame che facciano parte di questo genere.
Poi, all’interno della storia della letteratura c’è Edgar Allan Poe che è l’inventore del giallo e del racconto horror ed è il primo vero scrittore di thriller psicologici, storie in cui la tensione non era generata dalle azioni dei protagonisti, ma dalla loro psiche.
Cosa mi ha spinto a leggere il libro
Sfogliando le prime pagine di Saulo Il male dentro, la mia attenzione è stata subito catturata dal fatto che io, lettore, avevo già a disposizione l’assassino.
Esatto, hai capito bene. L’assassino viene svelato subito, così come viene presentato quasi subito l’efferato delitto, costituito da amputazioni, simbolici satanici e una firma apposta in modo macabro.
Ok, ho la vittima, il delitto e l’assassino.
Perché leggere Saulo Il male dentro
Ecco. Questa è la domanda giusta: Perché?
Il vero filo conduttore, che tiene incollato il lettore dalle prime pagine, è il desiderio di scoprire il motivo che ha portato ad un simile crimine.
Nel mio caso, c’era inoltre la voglia di capire il perché nel titolo ci fosse un nome che riconducesse alla mente episodi biblici.
I protagonisti sono essenzialmente due: l’assassino fuggiasco e la poliziotta che si mette sulle sue tracce. Diversissimi tra loro, eppure così simili. Legati da una lotta contro il tempo, scandita dal ritmo incalzante della scrittura di Ciro Borrelli.
Paolo Picardi è l’assassino ed è abitato da due personalità contrastanti, ma allo stesso tempo comunicanti. Non si cura di nascondere gli indizi della sua colpevolezza, anzi ha ben altri pensieri.
Mirella Russo è l’ispettrice di polizia che dall’inizio segue il caso. Viene guidata dal suo istinto nel comprendere che il delitto non sia un classico crimine passionale. L’aiuto nella risoluzione del caso le viene dato da 4 racconti e un testo antico.

Questo libro ha un ritmo serrato che conduce il lettore, capitolo dopo capitolo, alla scoperta di una maledizione che si ripete.
Non è un capolavoro, ma senza dubbio Ciro Borrelli questo lo sa, perché scrivere un giallo non è facile.
Occorrono 3 elementi fondamentali:
- Fervida immaginazione;
- Buoni strumenti letterari e uso della lingua;
- Senso logico e matematico.
Ciro Borrelli questi tre elementi li ha, anche se sono ancora in crescita, ma ha un’ottima base su cui costruire qualcosa di importante, perché ha la capacità di incuriosire il lettore con il suo stile chiaro, fluido ed incalzante.
Riesce ad attirare l’attenzione con colpi di scena imprevisti e flash back, ma cosa essenziale per questo tipo di genere, sa fare in modo che la mente del lettore si chieda ad ogni istante: “perché?”
Su questa costante voglia di sapere e di capire, ha costruito un romanzo avvincente e scorrevole.
Questo è un libro da leggere per chi ama le letture veloci, incalzanti e con finale a sorpresa.
Come dici? Vuoi sapere il perché del nome biblico nel titolo?
L’altra Sara, mi costringe a dirti che se volessi scoprire il mistero, dovresti acquistare il libro cliccando QUI.

