
Otello Marcacci e il suo nuovo libro “Sfida all’Ok Dakar”
Otello Marcacci è uno di quegli scrittori che una volta letto un libro, vorresti leggerli tutti e speri che non smetta mai di scriverne.
Un autore con una sensibilità capace di dar vita a racconti di ogni genere con eleganza, stile e ritmo coinvolgente.
Avevo già espresso il mio parere positivo quando scrissi del suo libro “Il ritmo del silenzio“, un thriller assolutamente da leggere, ma oggi sono ancora più convinta di allora nel raccontarvi di “Sfida all’Ok Dakar“.
Titolo: Sfida all’Ok Dakar
Autore: Otello Marcacci
Pagine: 268
Prezzo di copertina: € 15,00
Editore: Neo Edizioni
“Non si familiarizza subito con l’ignoto. Ci sono disfatte dalle quali è impossibile riorganizzarsi.”
Dopo il successo di “Gobbi come i Pirenei“, in questo libro ritorna il personaggio di Eugenio Bollini, che, attraverso le vicende raccontate, ne consente una chiave di lettura più umana e mostra la sua volontà di guardare dritto negli occhi i propri demoni per trovare il modo di affrontarli.
Un inno all’importanza di imparare a conoscere noi stessi per poter trovare un equilibrio che ci permetta di fare scelte adatte a rendere straordinaria anche la nostra normalità.
Una forma di pensiero che mi trova d’accordo nel valore che ha l’opportunità di poter scegliere di ognuno di noi.
Ecco di cosa parlo nel post
Trama
Eugenio Bollini è un ex corridore ciclista, idolo locale, ha 40 anni e una sana mediocrità che da sempre lo contraddistingue.
Ha pochi stimoli sul lavoro e un’apatia latente che rischia di sfociare nella depressione, ma non vuole assolutamente perdere i legami con la sua famiglia e soprattutto con i suoi figli.
Così tenta di rimettere insieme pezzi di una vita gregaria cercando un equilibrio che eviti la rottura definitiva.
Mentalmente spinto al limite anche da un’insonnia costante si deciderà a frequentare un gruppo di sostegno mentale, l’Anonima Depressi.
Tra improbabili terapie di gruppo, sequestri di salme illustri, gare amatoriali al limite della legge, traffici loschi e strambi personaggi più o meno nevrotici, ribattezzati con nomi di fantasia, come Spider Pork, Acquafresh, Riccio in Letargo e Mototopo, accadrà l’impensabile.
L’evento che lo spingerà a rimontare in sella per lanciarsi nella più rocambolesca corsa in bici a cui il mondo abbia mai assistito.
Recensione
Sfida all’Ok Dakar è prima di tutto la scommessa con se stessi e poi, con la vita.
I personaggi di questo romanzo, soprattutto dell’Anonima depressi, descrivono perfettamente uno spaccato autentico della follia umana.
Sono caratterizzati così bene dall’autore, come fossero una coro di punti di vista differenti sulla vita, che accompagneranno sia il protagonista che noi lettori nell’intera vicenda, facendoci riflettere soprattutto nei momenti più critici del racconto.
Le sedute di questa manica di folli allegri e colorati rappresentano un momento in cui psicosi e lacune della mente umana danzano insieme su un palcoscenico unico e condiviso, compensando le difficoltà della realtà.
La scelta di partecipare alla sfida della Parigi-Dakar viene presa da Eugenio, non solo per affrontare le difficoltà economiche, essendoci in ballo un consistente premio in denaro, ma anche in seguito al dolore causatogli dal figlio Lapo e alle preoccupazioni giudiziarie in cui si ritrova a casa del personaggio del Duca (tutto da scoprire!).
Una volontà di riscatto a tutto ciò, porta il protagonista ad accettare la proposta del ciclista spagnolo Mantegna, a rimettersi in gioco e ad iscriversi alla corsa.
Nel deserto Eugenio ritroverà l’autostima perduta, ma anche l’ennesima sfida da superare a pochi metri dal traguardo.
Lo stile letterario di Otello Marcacci si distingue, soprattutto, per l’uso intelligente dell’alternanza dell’ironia e della sensazione di mestizia.
Entrambe necessarie per una ricerca interiore e per una evoluzione personale.
Questo è un libro da tenere con sé perché capace di farci scoprire ad ogni nuova rilettura qualcosa di nuovo, a cui prima non avevamo dato valore.
Un romanzo capace di far riflettere sia sulle scelte che prendiamo che sugli ingredienti eventuali alla base di ogni rinascita.

