
Pena di morte in America raccontata ne “Il Ritmo del Silenzio”
Intro: Il Ritmo del Silenzio di Otello Marcacci è un romanzo adrenalico sulla pena di morte in America e su un’amicizia incondizionata!
Titolo: Il Ritmo del Silenzio
Autore: Otello Marcacci
Pagine: 270
Prezzo di copertina: € 14,00
Editore: Edizioni della Sera
“Otello Marcacci è pazzo, ma è uno di quegli autori che vorresti avere a disposizione appena terminata la lettura del suo romanzo.” – Satisfaction
Il libro inizia con Robert Frost – omonimo dello scrittore? Lo scoprirete leggendo – che nel carcere di Huntsville in Texas, dov’è recluso, scopre la data della sua condanna a morte.
Non ha nessun parente da voler avvisare e il suo ultimo desiderio è quello che il suo avvocato rintracci in Italia un vecchio amico che sia presente per dargli conforto durante l’esecuzione.
Mancano due settimane all’iniezione letale e l’autore ci fa conoscere un qualsiasi Marco Rossi italiano dalla vita insoddisfacente, destinatario del messaggio.
Riviviamo attraverso i suoi ricordi la sua vita universitaria a Siena.
Sono trascorsi quasi 30 anni, ma un’amicizia importante, anche se ormai persa nel tempo, è viva nella sua mente e nel suo cuore.
Un’amicizia tra tre ragazzi, apparentemente così diversi, ma legati da una convivenza e da sentimento che supera le aspettative tradite o le scelte di vita, discutibili o meno, di ognuno.
Le voci narranti sono due, una è quella di Marco Rossi e l’altra quella di Robert Frost, distinta dall’uso del corsivo.
Gli eventi si svolgono tra l’Italia e l’America e i piani temporali sono diversi, alternati tra passato e presente.
Eppure tutto il libro, pagina dopo pagina, scorre con naturalezza sotto gli occhi del lettore, senza percepire nessuna interruzione, come se fosse anche lui parte della storia.
I due temi cari all’autore sono l’amicizia e la pena di morte in America, sviscerati attraverso dialoghi, racconti e punti di vista ed entrambi lasciati all’ampio spazio di spunti di riflessione soggettivi.
Non si viene guidati in un obbligo di scelta di cosa sia giusto o cosa sia sbagliato, ma sono le emozioni provate leggendo il libro che faranno scattare in ognuno le proprie considerazioni.
Il finale è tutto da scoprire.
Robert Frost morirà?
Marco Rossi riuscirà a comprendere il messaggio in codice che lui gli ha fatto inviare?
E il terzo amico, Totò, chi è e come si lega a tutto il resto della storia?
Il romanzo è tutto da scoprire con la sua scrittura avvincente e – mai avrei pensato di dirlo – sono importanti anche i ringraziamenti finali dell’autore, dove tra le righe, se ne scopre la personalità, la sensibilità e un’anima rara.
“Siamo solo Polvere di Stelle.”
SUPER CONSIGLIATO A: chi ama i thriller, ma anche i romanzi di formazione e di riscatto. Non vi deluderà!

