
Una vita tutta curve di Elisa D’Ospina
Da tempo seguo Elisa D’Ospina, modella curvy veneta dall’intelligenza spiccata e dalla sensibilità innata.
Sempre gentile con chiunque le scriva o le chieda consigli.
Pochi sanno che per acquisire questa self-confidence e imparare a convivere con il suo fisico, ci ha messo un po’.
Spesso durante la sua adolescenza si è sentita goffa e ingombrante rispetto ai suoi coetanei.
Quando per caso diventa fra le indossatrici “plus size” più richieste, decide di impegnarsi in campagne contro i disordini alimentari.
Diventa per lei fondamentale sensibilizzare il fashion system nell’adottare modelli estetici più reali.
Ecco di cosa parlo nel post
Elisa D’Ospina: battaglia ai disturbi alimentari
Il suo impegno passa dalle scuole, dalle trasmissioni radio e televisive, fino alla pubblicazione del libro in cui parla della sua storia.
Per questo, quando la casa editrice Giunti, mi ha dato l’opportunità di poter leggere il suo libro, “Una vita tutta curve“, sono stata molto contenta di poterne parlare.
In questa pagina trovi maggiori informazioni sul libro.
Il mio blog, tra i vari argomenti, parla anche di moda e spesso mi sono ritrovata a rispondere ai vostri commenti in cui mi chiedevate come facessi ad avere un fisico così esile, se seguissi diete o se facessi attenzione a ciò che mangiavo.
Quando rispondevo che la cosa più importante è mangiare sano ed imparare ad accettare se stessi mi sembrava sempre di usare solo parole retoriche.
La lettura del libro di Elisa mi ha aiutato a capire molte cose che davo per scontate.
Un libro per le donne
Il libro di Elisa D’Ospina riesce a dare una visione reale e concreta di quanto valga la fiducia di sé.
Ancor di più esprime l’importanza di circondarsi di persone che ci amano per ciò che siamo e non per come appariamo.
In ogni pagina sembra di viaggiare nel tempo con lei, come se vi prendesse per mano e vi conducesse nel suo mondo.
Vivrete con lei la sua infanzia, la sua adolescenza, il momento del successo, riuscendo a cogliere ogni emozione: disagio, smarrimento, dolore, gioia e soddisfazione.
L’obiettivo è generare la consapevolezza che spesso i modelli pubblicizzati sono solo “avatar“, come li definisce Elisa D’Ospina stessa, realizzati con maestria grazie a photoshop, strategie di make-up e luci giuste.
Elisa svela i trucchi e i meccanismi della pubblicità e della comunicazione che portano la maggioranza della popolazione femminile a sentirsi inadeguata, infelice e nei casi peggiori a conoscere l’inferno dei disturbi alimentari.
Due grandi mostri su tutti: l’anoressia e la bulimia.
Elisa D’Ospina: modelli errati della moda
Sì, perché il voler imitare questi modelli errati e finti nella realtà porta spesso a malattie quali l’anoressia o la bulimia ed una volta entrati in questi tunnel è davvero difficile uscirne.
“Purtroppo non c’è molta conoscenza di questo fenomeno che è la seconda causa di morte di adolescenti dopo gli incidenti stradali. Solo in Italia sono 3 milioni le persone affette da questi disturbi”.
Il libro di Elisa coinvolge, avvolge e rende evidente che qualsiasi donna può essere stupenda, al di là della sua apparenza fisica.
L’intelligenza, l’autoironia e la forza di volontà possono spingere chiunque a raggiungere i propri obiettivi, che l’importanza di essere in salute ha un valore che non si può barattare con nulla altro e soprattutto che è
“la moda che deve essere al servizio della donna e non viceversa”.
Famosa in tutto il mondo, Elisa D’Ospina sente forte la responsabilità della sua visibilità e mette la sua notorietà e le sue competenze in psicologia e comunicazione al servizio dell’impegno curvy.
Ideatrice della campagna “I’m not a fashion victim”, che ha fatto il giro del mondo e conquistato alla bellezza morbida un’epocale copertina di Vogue.
Conduce una battaglia senza quartiere ad anoressia e bulimia denunciando i pericoli dei blog pro ana e pro mia, partecipa a incontri nelle scuole, dialoga con le giovani in difficoltà, prende parte a trasmissioni in qualità di curvy coach.
Un impegno che nel 2009 le ha valso anche il ruolo di testimonial del Ministero della Salute contro i disturbi alimentari.
E ora con questo libro rivolto alle donne (un po’ biografia, un po’ saggio, un po’ self-help), vuole aiutarle a smontare i modelli culturali imperanti e a raggiungere quella body confidence che le ha permesso di superare complessi, difficoltà e infelicità.

